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Pellicola redscale

Una pellicola redscale (redscale film) in inglese è semplicemente una normale pellicola fotografica montata al contrario. Il nome redscale deriva dal fatto che le immagini che risultano dallo sviluppo della pellicola hanno una forte dominante rossa; attenzione però:

  • la dominante rossa non è la stessa cosa del colore arancio/marrone dei negativi sviluppati;
  • le immagini risultanti non sono “a scala di rossi” come indicherebbe il nome redscale ma hanno solo una forte dominante rossa, dominante che può essere attenuata.

In pratica lo strato finale della pellicola, quella rossa appunto, viene esposta per prima; questo produce immagini con rossi ed arancioni intensi. Spesso e volentieri il cielo viene giallo-arancio. Magnifico!

il mostro rosso fabbrica figli di michelangelo calamaicastello a redscale das rotewald

Slow-Motion (per smanettoni)

Le pellicole fotografiche negative a colori (quelle che si sviluppano con un procedimento noto come C-41) di norma sono composte da tre strati di emulsione, ognuno sensibile ad un certo colore.

Lo strato finale è sensibile alla luce rossa, quello precedente alla luce verde ed il primo alla luce blu; sotto lo strato blu è presente un filtro giallo che rimuove la luce blu permettendo una corretta esposizione degli strati verde e rosso.

In fondo si trova anche uno strato, chiamiamolo anti-riflesso che fa in modo che la luce non rimbalzi sul dorso della macchina fotografica per poi impressionarsi sulla pellicola; toglie quindi indesiderati aloni e riflessi.

Tutti gli strati sono sensibili alla luce blu, ma il filtro giallo come già detto rimuove la luce blu prima che impressioni gli strati verde e rosso.

E se montiamo la pellicola al contrario che succede? Succedono due cose:

  • La luce colpisce lo strato anti riflesso il quale è parecchio “tosto”, quindi le redscale vanno sovraesposte altrimenti beh … vengono scure. (C'è chi dice di esporle a +2EV)
  • La luce impressiona prima lo strato rosso, poi quello verde e poi si imbatte nel filtro giallo che “uccide” il blu. Per questo c'è una forte dominante rossa e niente (o quasi) blu.

Il fatto che la pellicola venga montata al contrario ha anche un altro interessante effetto collaterale: l'immagine risultante (se scannerizzata / stampata nel verso giusto) risulta essere “al contrario”.

Di seguito uno schema sintetico di come è fatta a grandi linee una pellicola colore

stratonote
blu sensibile al blu
Filtro giallo filtra i toni blu
verde sensibile al verde
rosso sensibile al rosso
anti riflesso assorbe luce ed evita riflessi

Attenzione!

E'bene porre attenzione al fatto che normalmente i laboratori di stampa fotografica tendono a “correggere” i colori delle immagini, quindi se ritirate delle stampe della vostra pellicola redscale potreste avere delle belle (o brutte?) sorprese, niente paura! avete solamente buttato via qualche soldo. L'immagine a dominante rossa è sempre li sul negativo; basta scansionare il negativo e magicamente visualizzerete l'immagine con la dominante rossa.

Redscale da laboratorio e homemade

Di seguito verranno mostrate due immagini della stessa foto: una scansione da stampa fatta dal laboratorio ed una scansione del negativo

Scansione stampa da laboratorio chinese_guy_no_dominante.jpg Immagine corretta dal laboratorio sia nei colori che nell'orientamento (è quello naturale) 8-O L'effetto è decisamente lo-fi . La vignettatura leggera però l'ho aggiunta io
Scansione da negativo achinese_guy_dominante.jpg Favolosa dominante rossa ed immagine flippata

Variante redscale XR 50-200

La lomo (quella austriaca) ha immesso in commercio una variante del redscale denominata redscale XR ISO 50-200. Si tratta a quanto dicono di una pellicola a “gamma estesa” nel senso che se sottoesposta rende immagini con rossi intensi, se sovraesposta rende immagini con toni “acidi” e forte presenza di verde e blu (la luce riesce ad impressionare anche lo strato blu). Beh sovraesporre o sottoesporre di 2, 3 o più stop non è una cosa priva di controindicazioni, a seconda della pellicola utilizzata la quantità di dettaglio che si perde può essere anche considerevole. Tuttavia con la redscale XR sovraesposta (mi pare di 2 stop) ho ottenuto risultati niente male

fotoesposizione foto esposizione
Sovraesposta tumblr_lz30n2gfgf1r2b6h8o1_1280.jpg leggerrmente sovraesposta
Leggermente sovraesposta non ricordo!

Non ricordo le fonti (e non ricordo se ricordo bene :-? ) ma mi pare che la redscale XR 50-200 sia una pellicola iso 400 montata al contrario; di norma una redscale va sovraesposta di circa uno stop quindi diventa tipo una iso 200. Con altri due stop si arriva a iso 50 ed i risultati sono apprezzabili. Sul gruppo redscale XR di flickr ci sono impressionanti risultati di pellicola esposte a iso 25. Da notare che sul retro della confezione da tre della redscale XR 50-200 c'è scritto Made in Italy … uno dei pochi motivi d'orgoglio nazionale! Che siano prodotte da Ferrania?

Dove trovo le redscale? Posso farmele da solo?

Le pellicole redscale possono essere comprate, basta cercare su google e troverete molti link (io le compro).

Chi ha un pochino di pazienza può costruirsi una redscale a partire da qualsiasi pellicola negativa a colori, trovate un esempio seguendo questi link

vi do comunque alcuni consigli, uno ovvio e gli altri un pochino meno ovvi:

  • attenti alla luce!
  • le redscale vengono un pochino sottoesposte! quindi se sovraesponete un pochino non succede niente
  • attenzione al caricatore della pellicola. Quasi tutti i caricatori hanno i codici DX e se la vostra macchina è in grado di leggere i DX leggerà il DX del caricatore e non quello della pellicola!
  • il risultato finale della redscale non è proprio deterministico …
  • il formato 120 ed altri non hanno il “problema” dei codici DX

Alcuni link

 
fotografia/cosa_e_una_pellicola_redscale.txt · Ultima modifica: 2012/02/09 11:17 da fcasadei
 
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